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venerdì 28 marzo 2008

NUVOLI & PITTALIS..a volte ritornano

Gran parlare sulla vicenda che vede ritornare a casa i due allora fuggitivi Giampaolo Nuvoli, mitico Sindaco di Ardara e Pietro Pittalis ex potenza nell’allora Forza Italia.
Questo porta un pochino tutti noi a fare delle considerazioni. Chi all’interno del PDL è più esposto come i vari dirigenti dei comitati provinciali, dove si stanno verificando delle “divergenze “ a volte anche pesanti.
Ma come ? – si chiedono i vecchi leoni – questi due se ne sono andati alla corte di Mastella sbattendo la porta e adesso tornano e magari pretendono anche di comandare nuovamente.
Gli elettori invece si chiedono con che coraggio opportunistico, per non dire con che faccia tosta Nuvoli & Pittalis si sono presentati alla porta del PDL chiedendo di essere reintegrati.
La considerazione che faccio è questa:
La politica è una grande e costante sorpresa. Io mi aspetto che i vertici del PDL sardo, in primis il coordinatore di Forza Italia Piergiorgio Massidda metta paletti alti e definiti per il reintegro dei due ex fuggitivi.
Io mi aspetto che Nuvoli & Pittalis ricomincino la gavetta all’interno del nuovo partito. Io mi aspetto che traggano le giuste conclusioni della loro “fuga verso Mastella” e che ne facciano tesoro per non ricadere mai più nello stesso errore.
I giovani che si sono avvicinati alla politica ed in particolare al PDL devono avere delle precise garanzie in materia di meritocrazia. I giovani che stanno nei gazebo i fine settimana, i giovani che nelle università cercano di sfondare il “muro sinistro”. I giovani commerciani e imprenditori che si sono esposti in prima persona andando a mettersi in discussione. I giovani che finalmente si sono decisi ad interessarsi alla politica.
Il senatore Massidda deve farsi garante di questo impegno, senza tentennamenti, con convinzione e determinazione.
Se non lo farà rischierà di perdere gran parte di questi giovani, perdendo così l’opportunità più grande che la politica possa avere: quella di rinnovarsi!

venerdì 21 marzo 2008

SORU, E' ORA DI ANDARE A CASA

Certo che il nostro governatore in questi ultimi tempi deve essere molto attapirato. Mi piacerebbe vedere Staffelli di Striscai la notizia consegnarli il famoso tapirop d'oro.
E' arrivata puntuale come un orologio l'ennesima , pesantissima tegola per il Mitico Renato il distruttore. L'avvocatura dello stato ha BOCCIATO la legge finanziaria relativa all'anno 2008.
Non sta a me dilungarmi sui precisi motivi che hanno decretato questa bocciatura, la mia vuole essere una attenta analisi politica.
Mi chiedo da tanto tampo come mai Soru il neo moralizzatore non si sia ancora dimesso. Mi chiedo cosa lo spinga ancora a stare attaccato alla poltronissima della Regione Sardegna. Mi chiedo cosa stanno aspettando i suoi "schiavi" a decodersi a ribellarsi e dargli il benservito.
Soru, è ora di andare a casa.
Di danni ne ha fatto, caro Presidente, a dismisura.
Io credo che stia aspettando l'esito delle votazioni politiche relative ai dati Sardi per poi dimettersi e magari ripresentarsi subito. In questo modo lui pensa di potersi salvare e venire rieletto. Anzichè stare sulla graticola per un altro anno e magari collezionare altre iscrizioni sul registro degli indagati.
In ogni caso il destino di Renato Soru, il neo despota in salsa nuragica ha chiuso definitivamente con la politica.
Si sta consumando l'amaro destino di Romano Prodi, scaricato dai suoi stessi compari di sventura.
Soru non verrà ripresentato. Anche qui in Sardegna il

mercoledì 5 marzo 2008

IL RUOLO DEI CIRCOLI DELLA LIBERTA'

Si fa tanto parlare in questi giorni, all'interno dei circoli della libertà, della possibilità di avere dei seggi sicuri in parlamento. Ci si sbatte a destra e a manca per poter essere lì dove splende sempre il sole.
Parlando con vari presidenti di circoli ho notato una certa "flessione dell'entusiasmo" che in alcuni si trasforma in sconforto.
Io mi chiedo e chiedo a tutti loro: Ma i circoli della libertà operchè sono nati?
Io la riposta la conosco molto bene. Ero presente il 28 Novembre del 2006 a Montecatini quando il presidente Berlusconi ha tracciato il profilo delle cose che verranno per i prossim i 20 anni.
Sono tornato a casa e ho fondato con alcuni amici il circolo della libertà di Alghero.
Io ho ben compreso il ruolo che i circoli devono avere ed è esattamente quello di avvicinare alla politica le tante persone che ad essa non si sono mai interessate.
Molti circoli, diciamo la verità, o meglio moltissimi presidenti di circoli hanno la pretesa di andare A Roma, ma non per una vacanza, ma per occupare un posto in parlamento.
La crisi di governo voluta da Prodi ha imposto una accelerazione fulminante non dando ai circoli la possibilità di coprire almeno l'80% del territorio Italiano.
Non hanno avuto neanche il tempo di eleggere democraticamente i propri coordinatori, costringendo la presidente Brambilla a scegliere ed affidarsi a persone che a volte non si sono dimostrate all'altezza della situazione.
Molti dei presidenti dei comitati esecutivi provinciali e regionali sembra che siano diventati tali solo per avere una candidatura.
Il loro ruolo era ed è quello di promuovere la nascita di nuovi circoli - per arrivare a coprire il famoso 80% del territorio- oltre quello di gestire e coordinare quelli esistenti.
Per quanto mi riguarda il nostro obiettivo è quello delle regionali, ovvero lavorare producendo un'agenda di lavoro con obiettivi precisi e cadenzati che portino alla guida della Sardegna il nostro candidato.
Il candidato non deve essere necessariamente uomo o donna dei circoli, ma bensì uomo o donna di esperienza e di visione positiva che ci porti ad un nuovo rinascimento della Regione Sardegna.
E' li che dobbiamo guardare. E' li che dobbiamo tirere diritto. E' li che dobbiamo arrivare. Tutti insieme senza inutili personalismi, creando quella squadra che prenda esempio dai mitici eroi Spartani guidati da re Leonida. 300 uomini nati per combattere e pronti al sacrificio pur di rimanere liberi.

Fausto Farinelli